Salerno: Parco urbano nell’area dell’ex Cava D’Agostino

Il progetto di AutonomeForme per l’area dell’ex cava di Salerno è un processo di definizione del margine urbano che si trasforma attraverso elementi identificativi divenendo una rete che dilata il campo di relazioni, in funzione degli elementi che contiene. Progettando si manipolano elementi reali, eterogenei, naturali, artificiali, minerali, vegetali, misurati secondo una scala più ampia e tra loro virtualmente collegati.

Il territorio parco è un luogo dentro il quale più visioni modificano gli elementi e le loro relazioni con diverse misure, che si stratificano in un determinato luogo in maniera differente. Il progetto evidenzia quanti e quali siano i mezzi del territorio parco, al dentro e al di fuori della sua misura, definiti nei rapporti di scala territoriale ristretta, che entrano a far parte di quella più ampia del paesaggio; il fruitore del parco attraverso gli elementi, lo sport, il passaggio degli uccelli migratori, la fauna, il mutare del materiale e così via, instaura relazioni opportunamente finite e distinte e può semplicemente fermarsi ad osservare, oppure ricercare nuovi stati emozionali che lo portano fuori dai limiti territoriali attraverso una propria introspezione.

Il programma richiede, il miglioramento idrogeologico della cava d’argilla ed un elenco di funzioni, queste funzioni decidono la coesistenza delle varie attività provocando una reazione a catena di singoli, o multipli episodi che dovrebbero evidenziarsi nel progetto come contenitore sociale alla scala di un parco, gli elementi che lo costituiscono, argilla, alberi, acqua, aria, fauna, calore ed attività ne descrivono il continuo cambiamento e sono utilizzati per accrescere gli effetti del paesaggio secondo le stagioni.
Con il variare di questi elementi abbiamo all’interno del territorio diverse configurazioni, diversi cambiamenti, ad esempio un luogo usufruito d’estate può essere impraticabile in inverno, e nel tempo se ne possono inserire altre.

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