Palermo: Waterfront e Masterplan Quattro venti nell’area Cantieri navali

Il progetto riguarda la trasformazione dell’area compresa tra la fabbrica dell’Arsenale Borbonico e la Via Dei Cantieri, e collega la Via dei Cantieri al molo S.Lucia.

L’area, parzialmente utilizzata come deposito, diventa un nuovo accesso al piano del molo definito dal cortile dell’arsenale che diventa lo spazio attorno al quale si organizza l’ampliamento del museo del mare, dalla torre albergo che spicca dalla quota della cava di collegamento verso il monte e dal centro commerciale che copre il parcheggio sotterraneo che si rigonfia come un intercapedine bucato sul lato che accoglie il nastro mobile di accesso.

Gli interventi definiscono e ridisegnano lo spazio del cortile parzialmente allagato per potere esporre i modelli delle navi sull’acqua. Il basamento della torre ospita il cinema multisala; innestandosi all’interno delle cavità preesistenti dà l’accesso al percorso ipogeo che collega la parte del giardino a monte.

L’architettura della torre é costituita da un nucleo in cui le aperture scavano la compattezza del blocco delle stanze permettendone la ventilazione, l’illuminazione e orientando di volta in volta la vista sul paesaggio. Lo spazio interstiziale che circonda il nucleo definito da un rivestimento in tessuto multidirezionale e permeabile che ospita il belvedere e costituisce un osservatorio sulla città. Il tessuto che si tende al variare del vento e della temperatura, si deforma come una grande vela urbana.

La banchina Quattroventi, nella sua parte terminale, diventa l’accesso pedonale al piano dell’arsenale sulla via Colombo ed alla sala auditorium che, a sbalzo sull’acqua, si innesta sull’esistente padiglione del cantiere navale.

Si prevede la demolizione della parte di edificio costruita negli anni ‘50 davanti l’arsenale, di modo che questo recuperi il suo rapporto con il mare e la città. Le architetture esistenti svelano spazialità monumentali che si intersecano con le parti nuove del progetto. Le nuove architetture si intersecano con quelle esistenti. Il Waterfront in questo modo è definito dallo spessore stratificato di architettura e natura che arriva sino a Montepellegrino.

 

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