
Ivanovo: Spinning City da Shrinking City a New Digital City
Il progetto Spinning City è stato elaborato da AutonomeForme per ridisegnare il ruolo di Ivanovo nell’ambito della ricerca “Shrinking city” riguardante il destino delle città che vanno contraendosi a causa della perdita di abitanti. Contro una città che si restringe vogliamo proporre una città che si espanda, elasticamente, collegando l’intero pianeta; una Ivanovo che smetta di essere città-fantasma per espandersie diventare fabbrica elettronica, laboratorio di media totale, emettitore di input mediati.
La nuova Ivanovo è immaginata come una una città segnata dall’immaterialità, una dreamcity, un’immagine di flusso in trasformazione permanente.
Attraverso tutte le possibili esposizioni, vogliamo una città connessa attraverso la comunicazione della rete, uno spazio urbano ridisegnato come Urban MediaLab, network, worldwideweb, ora, ancora, sempre: per coprire le architetture fantasma delle vecchie industrie tessili con una epidermide sensibile, elastica, sensibile ai flussi digitali, che a seconda del contesto la trasformano. Un nuova metropoli in costante metamorfosi che si espande attraverso i modi e i fili della tecnologia dell’informazione, una trama di rete che diventa membrana-neuronale della nuova Ivanovo.
Lo spazio di percezione non è più statico, immobile, materiale, ma dinamico, frenetico, flessibile. La sfida è quella di creare una città urbanmedialab, con una vera co-partecipazione fisica di una nuova media, una “tecnologia di protesi” che costituisca un’estensione elettrica degli scheletri delle vecchie architetture in disuso che porta alla pluralità delle punti di vista, al collage elettonico; per proiettare e trasportare altri contesti urbani a Ivanovo e, al tempo stesso, per trasportare Ivanovo ad altre piazze pubbliche di altre città-terminal. Generare una rete spaziale comune con le altre, restringendo le città, uno spazio senza confini, fluido e in movimento che può essere moltiplicato in varie video-utopie.