
Roma: Parco e Città della Scienza nell’ex-Stabilimento Macchine Elettriche
Il progetto per il Quartiere ed il Parco della Città della Scienza a Roma nell’area dell’ex Stabilimento Macchine Elettriche di Precisione di via Guido Reni rappresenta una grande sfida per costruire una nuova centralità caratterizzata da un mix di funzioni pubbliche e private che, aprendo il recinto dell’area, riattiveranno un nuovo ciclo urbano contribuendo a costruire l’identità della Roma contemporanea secondo principi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
L’area, non lontana da Piazza del Popolo e dal centro storico, è caratterizzata dalla presenza di importanti strutture architettoniche del XX secolo come il Foro Italico, il Villaggio Olimpico, il Parco della Musica di Renzo Piano e, sul fronte opposto della strada, il Museo MAXXI di Zaha Hadid.
L’intervento rilegge l’area come un importante brano di città che dialoga con un più ampio scenario che dal Lungotevere Flaminio, con il Ponte della Musica, si apre sul paesaggio, guarda la Riserva di Monte Mario e il Quartiere Parioli e giunge al parco di Villa Glori.
Via Guido Reni è interpretata come asse strutturante di una importante sequenza di eventi urbani al cui interno s’inserisce questa nuova polarità che, con la sua varietà di spazi pubblici e privati, costruirà un luogo di aggregazione ed urbanità caratterizzata da molteplici relazioni a scala urbana e di paesaggio.
Il Masterplan è definito dal disegno di due piazze urbane, la prima, parallela a Via Pier della Francesca e attigua a Viale del Vignola, la seconda, perpendicolare a Via Guido Reni e in continuità con la piazza del MAXXI.
La strategia urbana proposta utilizza i principi dell’urban re-cycle per riattivare questa importante parte di città e riutilizza una parte delle strutture storiche integrandole nel disegno degli spazi pubblici ed innestandovi nuovi elementi architettonici contemporaneo capaci di intessere un dialogo non mimetico con le pre-esistenze.
Nell’area attigua a Viale del Vignola, sull’angolo di uno degli edifici storici, s’innesta il complesso delle abitazioni sociali che avvolge l’ampio giardino urbano che lambisce il piano terra dove sono poste strutture di quartiere per giovani ed anziani e spazi di coworking. Questa piazza è delimitata dal residence-albergo per la gioventù, innestato su una delle strutture pre-esistenti, e dai volumi per attività commerciali e caffé, posti al piano terra. Le strade interne ai tre volumi esistenti sono coperte, contribuendo a creare una spazialità permeabile che pone in relazione le due piazze.
Il volume della Città della Scienza s’innesta sui volumi storici e, ricercando una relazione non mimetica, si confronta con la dimensione iconica delle architetture circostanti, mentre all’interno una spazialità ricca caratterizzata dalla sequenza di patii posti a differenti quote.
Il fondale della piazza su via Guido Reni è definito, da un lato, dal volume di un albergo di lusso e, nell’ampia area posta ad angolo con la Via Flaminia, dal complesso delle residenze al cui piano terra sono organizzate aree per il commercio, piazze e spazi verdi, in parte attrezzate a parcheggio.
Le residenze, che si attestano sulla spina della galleria pre-esistente che connette Via Flaminia con il cuore dell’area e su due strade parallele, sono caratterizzate dall’incastro di volumi a vari livelli che creano terrazze e piazze alberate in quota che guardano la grande piazza della Città della Scienza, gli edifici, il paesaggio circostante e il sistema di piazze, patii e giardini sottostanti.
La permeabilità tra gli spazi pubblici e privati, le molteplici relazioni tra interni ed esterni, il disegno del verde e la modulazione altimetrica del suolo ritmato dall’alternanza di aree gradonate, giardini, play-grounds ed aree pavimentate inviteranno a vivere gli spazi pubblici del nuovo quartiere e a trasformare questa area oggi negata alla città in un intelligente attivatore di molteplici forme di socialità urbana.