Resilient Design ≥ Paesaggi Resilienti : Ricerca e Progetto

Il laboratorio interdisciplinare PAESAGGI RESILIENTI | RESILIENT DESIGN FOR LOST TERRITORIES è ideato e diretto da AUTONOMEFORME | Architettura e Paesaggio e sviluppa progetti per il [Recupero] delle Aree Industriali Dismesse/Dismissibili, per la [Riattivazione] delle Zone Temporaneamente Abbandonate e la [Ridefinizione] delle Infra-Strutture Urbane.

Resilient Design ≥ Paesaggi Resilienti
PAESAGGI RESILIENTI | RESILIENT DESIGN FOR LOST TERRITORIES è un laboratorio interdisciplinare ideato e diretto da AUTONOMEFORME per il [Recupero] delle Aree Industriali Dismesse/Dismissibili, per la [Riattivazione] delle Zone Temporaneamente Abbandonate e la [Ridefinizione] delle Infra-Strutture Urbane.

• [Recupero], [Riattivazione] e [Ridefinizione] sono le tre azioni del processo che AUTONOMEFORME definisce RESILIENT DESIGN. Questo processo permette di intervenire nei TERRITORI PERDUTI/LOST TERRITORIES che diventano, così, resilienti costruendo i nuovi paesaggi contemporanei.

• La connessione degli spazi resilienti è una delle azione progettuali di AUTONOMEFORME che, attraverso il RESILIENT DESIGN FOR LOST TERRITORIES, diviene un’azione creativa nel paesaggio.

• La sostenibilità ambientale per AUTONOMEFORME è in correlazione alla resilienza che, assecondando il cambiamento, rappresenta l’elemento generatore del PAESAGGIO RESILIENTE e, attrarverso Il RESILIENT DESIGN FOR LOST TERRITORIES, esprime il senso della contemporaneità creando nuove identità.

• Il processo progettuale attivato da AUTONOMEFORME mira all’utilizzo responsabile del Ciclo dell’Acqua [dolce/salata] e alla gestione consapevole di questo bene pubblico e primario divenendo uno dei temi creativi principali del RESILIENT DESIGN FOR LOST TERRITORIES.

• L’azione sul suolo per AUTONOMEFORME nterseca le molteplici relazioni tra [GROUNDSCAPE] e [SKYSCAPE] e definisce il RESILIENT DESIGN FOR LOST TERRITORIES.

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Glossario

Paesaggio
La Convenzione europea del paesaggio, siglata a Firenze il 20 ottobre 2000 definisce il paesaggio: “una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni”. Secondo questa definizione, il paesaggio è “espressione della diversità del comune patrimonio naturale e culturale e fondamento dell’identità”. Essendo il luogo di interazione di fattori naturali ed umani, il paesaggio si presta dunque ad essere terreno di azione di ogni individuo.

Resilienza
Resilienza (dal latino: resilire rimbalzare, saltare indietro, nel senso di “tornare a saltare prendendo un’altra direzione”) è un termine che in origine deriva dalla metallurgia e indica la capacità di un metallo di resistere alle forze che vi vengono applicate e che indica la resistenza alla rottura e la capacità di affrontare e superare le avversità | In psicologia, la resilienza è la capacità di far fronte in maniera positiva agli eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà.

Paesaggi Resilienti
Applicata al paesaggio, la resilienza descrive la capacità di un ecosistema di ripristinare la condizione di equilibrio a seguito di un intervento esterno. La risposta alle diverse pressioni ambientali, economiche, sociali, che possono destabilizzare un paesaggio, si misura con la capacità di assorbimento, adattamento e di risalita, che introduce la comprensione di come la comunità e i propri territori possano affrontare e costruire scenari di sviluppo, in un quadro di riferimento condizionato da disturbi e da cambiamenti. Maggiore è l’abilità di un paesaggio ad auto organizzarsi e rigenerarsi verso un nuovo equilibrio, minore sarà la sua fragilità dinnanzi alle numerose sollecitazioni di molteplice natura a cui è sottoposto.

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